Borgo Montello, la bomba ecologica dimenticata: Ecoambiente ancora inadempiente, cresce l’allarme falde
È chiusa da dieci anni, ma continua a far paura. La discarica di Borgo Montello, ex epicentro dello smaltimento rifiuti della provincia di Latina, resta una ferita aperta sul territorio. Nonostante la chiusura del sito nel 2015, il completamento del capping – la copertura definitiva del lotto S0 – non è mai avvenuto. E la minaccia ambientale, con le falde contaminate e la bonifica ferma, si fa ogni giorno più concreta.
Già nel dicembre 2019, il Comune di Latina aveva diffidato Ecoambiente, concedendole sei mesi per adempiere agli obblighi di bonifica, con l’avvertimento che, in caso di inadempienza, l’ente avrebbe proceduto autonomamente, addebitando le spese alla società. Nonostante ciò, le operazioni richieste non sono state completate nei tempi previsti.
Nel gennaio 2025, durante un tavolo tecnico convocato dal Comune di Latina, è emerso che Ecoambiente non aveva ancora effettuato gli interventi di bonifica e messa in sicurezza richiesti. Di conseguenza, l’amministrazione comunale ha emesso una nuova diffida nei confronti della società, sottolineando l’urgenza di tali interventi per prevenire ulteriori danni ambientali, data la persistenza di contaminanti nelle falde acquifere.
Parallelamente, il Consiglio di Stato, con sentenza del 7 febbraio 2025, ha confermato la responsabilità di Ecoambiente nell’inquinamento del sito, escludendo l’altra società coinvolta, Indeco, dagli interventi di risanamento. La sentenza ha evidenziato che Ecoambiente, subentrata nella gestione della discarica nel 1998, ha contribuito significativamente al danno ambientale riscontrato.
La Regione Lazio, attraverso la Direzione Regionale per l’Ambiente, ha inoltre diffidato Ecoambiente per l’inosservanza delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nella gestione post-operativa della discarica. In particolare, è stata richiesta la presentazione di una fideiussione di 7,5 milioni di euro a garanzia delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza. La Regione ha concesso un termine perentorio di 30 giorni per adempiere, avvertendo che, in caso di mancata ottemperanza, sarebbero stati adottati provvedimenti per garantire la tutela ambientale e della salute pubblica.
Intanto, il territorio attende. Le falde continuano a restituire segnali preoccupanti e la copertura definitiva non c’è. La bonifica non è mai partita. E la sensazione, sempre più diffusa tra cittadini e comitati, è che la discarica di Borgo Montello sia diventata una bomba ecologica lasciata invecchiare nel silenzio.
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