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Il TAR di Latina dichiara improcedibile il ricorso della CSA contro Formia Rifiuti Zero

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (TAR) – sezione staccata di Latina – ha dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse il ricorso presentato da CSA s.r.l. contro Formia Rifiuti Zero s.r.l. (FRZ), SAF s.p.a., la Regione Lazio, e i Comuni di Formia e Ventotene.

Il ricorso, iscritto al n. 52/2024, mirava all’annullamento di due determine con cui FRZ aveva prorogato fino al 31 gennaio e successivamente fino al 31 dicembre 2024 l’affidamento a SAF del servizio di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati prodotti nei comuni di Formia e Ventotene. La CSA chiedeva anche il risarcimento dei danni per l’illegittimità dell’affidamento.

Tuttavia, il 17 marzo 2025 l’avvocato della CSA ha depositato una dichiarazione di cessazione della materia del contendere, affermando che gli atti impugnati avevano cessato di avere efficacia e che l’annullamento non era più utile, evidenziando dunque la perdita d’interesse a proseguire l’azione legale.

Il TAR ha ritenuto che il ricorso dovesse considerarsi improcedibile, dato che la società ricorrente non aveva ottenuto un riconoscimento formale delle proprie ragioni, ma aveva comunque deciso di abbandonare il contenzioso.

Il Tribunale ha condannato CSA s.r.l. al pagamento delle spese legali in favore di:

  • Formia Rifiuti Zero s.r.l.
  • SAF s.p.a.
  • Comune di Formia

ognuna delle quali riceverà 2.000 euro, oltre accessori di legge. Le spese tra CSA e la Regione Lazio sono invece compensate.

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