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Ucraina, Mattarella: “Prematuro parlare di invio militari italiani”

(Adnkronos) – I negoziati di pace non sono ancora iniziati, quindi "è prematuro discutere di soluzioni" come l’eventuale invio di forze militari in Ucraina per svolgere una funzione di peacekeepers successivamente a un cessate il fuoco. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista all’emittente giapponese Nhk. Il capo dello Stato ricorda che "è da tre anni che l'Italia chiede che ci si sieda a un tavolo per negoziare una pace naturalmente duratura e giusta. Vi sono adesso iniziative per la pace, speriamo che vadano in porto, sono altamente opportune. Naturalmente occorre che si arrivi a una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti, ripeto una pace giusta, che non crei un omaggio alla prepotenza delle armi". Per Mattarella "è evidente che una soluzione di pace" per l'Ucraina "deve essere circondata da garanzie che non si riprendano le ostilità e quindi garanzia di sicurezza. Ed essendo la Russia molto più potente e molto più armata dell'Ucraina significa garanzie per la sicurezza dell'Ucraina". Nell'intervista Mattarella ha parlato anche di "difesa europea", spiegando che rafforzarla "è uno sviluppo naturale dell'integrazione europea che è andata avanti in questi decenni". Sui dazi il presidente ha dichiarato che "un mondo fatto di economie chiuse, in contrapposizione tra di loro, è un mondo invivibile. Invece un mondo fatto di economie aperte è quello che nella storia ha sempre accompagnato la pace".     —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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