Trapianto storico nel Lazio: cuore, fegato e reni salvano quattro pazienti grazie alla generosità di un donatore
Un trapianto record ha permesso di salvare quattro vite, due in Lombardia e due nel Lazio, grazie a una rapida e coordinata azione, unita alla generosità del paziente donatore. Quest’ultimo, a causa di un sospetto complesso di infezione, necessitava di esami specifici per valutare il rischio di trasmissione. Mentre l’equipe del Policlinico Umberto I, sotto la guida di Francesco Pugliese – responsabile del Dipartimento di emergenza e urgenza – e Gustavo Spadetta, anestesista e rianimatore, si occupava di stabilizzare l’emodinamica del donatore, il Centro Regionale Trapianti del Lazio, coordinato da Mariano Feccia, ha richiesto il supporto dei laboratori di virologia e batteriologia dell’INMI Spallanzani. Con la supervisione di Fabrizio Maggi e Carla Fontana, e grazie alla tecnologia avanzata e alla competenza del personale, lo Spallanzani ha escluso qualsiasi rischio infettivo in sole 24 ore, consentendo il prelievo di cuore, fegato e reni.
Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha commentato: “Questo è un altro record di cui siamo fieri e che dimostra l’eccellenza della sanità pubblica laziale. Grazie a questa azione sinergica, quattro vite sono state salvate, due in Lombardia e due nel Lazio. Un trapianto di cuore, fegato e reni ha dato una nuova speranza a pazienti gravemente compromessi. Voglio ringraziare tutti i professionisti che hanno contribuito a questo risultato straordinario, reso possibile dalla generosità dei donatori”.
Mariano Feccia, direttore del Centro Trapianti del Lazio, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra vari gruppi di lavoro, evidenziando come la tecnologia avanzata e la competenza dei laboratori dello Spallanzani abbiano giocato un ruolo cruciale nell’offrire una possibilità di salvezza a pazienti in gravi condizioni. Ha aggiunto: “Lo Spallanzani ha un ruolo fondamentale nella nostra regione per la valutazione virologica e batteriologica dei donatori, garantendo la massima sicurezza nel processo di donazione”.
Cristina Matranga, Commissario Straordinario dello Spallanzani, ha espresso soddisfazione per il contributo decisivo della struttura in questo processo delicato, definendolo un esempio di buona sanità. Anche Fabrizio d’Alba, Direttore Generale del Policlinico Umberto I, ha lodato la sinergia tra le strutture ospedaliere di eccellenza della regione, sottolineando come il loro impegno congiunto stia rendendo il percorso di donazione sempre più efficiente, con l’obiettivo comune di salvare il maggior numero di pazienti possibili.
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