L’U.A.P., l’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, rappresentativa delle  27.000 strutture sanitarie private accreditate e dell’ospedalità privata accreditata, dà il proprio sostegno alla categoria dei nutrizionisti, soprattutto alla luce del nuovo provvedimento che vieta ai nutrizionisti iscritti all’Ordine dei Biologi, di poter prescrivere analisi per valutare lo stato di salute del paziente al fine di individuare la cura più corretta.

Occorre ricordare l’importanza che riveste l’alimentazione nello stato di salute complessivo dell’essere umano, soprattutto alla luce dell’aumento delle malattie metaboliche o dell’impatto del diabete nella vita di un individuo.

La patologia diabetica è aumentata considerevolmente negli ultimi anni ed è strettamente connessa con lo stile di vita alimentare di una persona, che va educata fin dalla tenera età, anche e soprattutto per alleggerire il peso delle patologie gravi.

Stupisce che – da un lato – si affidi ai fisioterapisti la possibilità di eseguire controlli medici all’interno delle farmacie e – dall’altro – si limiti l’attività dei nutrizionisti, professionisti laureati e qualificati,privandoli della possibilità di prescrivere analisi, necessarie invece al fine di individuare il corretto stato di salute del paziente e poter così individuare la dieta più corretta per il singolo caso concreto.

L’U.A.P., quindi, interviene a sostegno dei nutrizionisti, ma soprattutto della legalità a tutela della salute dei cittadini italiani, affinchè venga restituita dignità ai professionisti laureati del settore, che svolgono un’attività essenziale per la medicina territoriale, per continuare a garantire percorsi di vita sani fondati su stili di vita e nutrizionali corretti, che possono essere individuati solo attraverso esami medici prescritti dagli specialisti del settore e non attraverso sensazioni o presentimenti di competenza di maghi e fattucchiere.