La Regione Lazio nel ciclo degli urbani, un peso due misure: il caso Acea San Vittore
La denuncia, presentata dall’associazione ambientalista Fare Verde Provincia di Frosinone ASP, riguarda il progetto di ampliamento dell’inceneritore di San Vittore del Lazio, gestito da ACEA Ambiente, e in particolare la realizzazione della quarta linea di incenerimento. Essa evidenzia gravi irregolarità amministrative, informazioni false o fuorvianti fornite nella documentazione autorizzativa e la mancata considerazione di impatti ambientali e sanitari.
L’accusa principale è che la Regione Lazio avrebbe concesso le autorizzazioni basandosi su dati errati forniti dalla società proponente nel proprio Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.), e che l’impianto non risponderebbe ai requisiti di termovalorizzatore, bensì opererebbe come inceneritore puro, con implicazioni sia normative che economiche.
Le irregolarità riscontrate
1. Falsità delle informazioni e classificazione errata dell’impianto
Uno degli aspetti più critici sollevati dalla denuncia è la classificazione impropria dell’inceneritore come termovalorizzatore, con conseguenti vantaggi economici e normativi non giustificati.
- Un termovalorizzatore è un impianto che recupera energia dalla combustione dei rifiuti, beneficiando di agevolazioni economiche e normative.
- Un inceneritore, invece, brucia i rifiuti senza garantire un reale recupero energetico, rientrando in una regolamentazione più restrittiva.
Secondo Fare Verde Provincia di Frosinone ASP, ACEA Ambiente non ha mai dimostrato di rispettare i requisiti di efficienza energetica previsti per i termovalorizzatori, e la Regione Lazio non ha effettuato le verifiche necessarie.
Ciò significa che per anni l’impianto avrebbe operato con una classificazione errata, ottenendo vantaggi indebiti e autorizzazioni in modo potenzialmente illegittimo.
Processo autorizzativo della quarta linea a San Vittore: mancanze e irregolarità
L’autorizzazione della quarta linea, concessa con la Determinazione n. G09041 del 12 luglio 2022, si basa su premesse fuorvianti e presenta diverse anomalie:
- Dichiarazioni contraddittorie sulla funzione della quarta linea: ufficialmente, ACEA Ambiente sostiene che servirà solo come supporto per la manutenzione delle altre tre linee, ma gli atti dimostrano che rimarrà operativa anche dopo il loro revamping, aumentando di fatto la capacità complessiva dell’impianto.
- Analisi del fabbisogno impiantistico obsoleta: l’autorizzazione è stata rilasciata prima della realizzazione del termovalorizzatore di Roma, senza aggiornare i dati sulla reale necessità dell’impianto nel Lazio.
- Mancato rispetto delle tempistiche procedurali: ACEA Ambiente ha presentato documentazione oltre i termini previsti dalla legge (30 giorni) senza che ciò comportasse la chiusura del procedimento, come invece previsto dalla normativa vigente (art. 27-bis D.Lgs. 152/2006).
Errori nella valutazione di impatto ambientale
La denuncia evidenzia gravi errori e omissioni nella valutazione dell’impatto ambientale dell’inceneritore, con conseguenze potenzialmente dannose per la salute pubblica e l’ambiente.
Qualità dell’aria e impatti sanitari
- L’area di San Vittore del Lazio è classificata come zona di risanamento ambientale per superamento dei limiti di PM10 negli ultimi anni, ma il S.I.A. la descrive falsamente come zona a basso rischio.
- I dati ARPA Lazio indicano che la qualità dell’aria è già fortemente compromessa, con 74 superamenti annui del limite di PM10, ben oltre i valori consentiti dal D.Lgs 155/2010.
- Studi epidemiologici regionali evidenziano un aumento significativo di malattie respiratorie tra la popolazione residente vicino all’inceneritore, smentendo le dichiarazioni di impatto “trascurabile” fornite dalla società proponente.
Inquinamento delle Acque e Scarichi Illeciti
- L’inceneritore scarica acque meteoriche in modo abusivo, senza autorizzazione della Provincia di Frosinone.
- Ha superato ripetutamente i limiti massimi di prelievo idrico consentiti, senza che le autorità abbiano imposto sanzioni adeguate.
Rischio Sismico e Vincoli Ignorati
- L’area di San Vittore del Lazio si trova in Zona Sismica 1, la più pericolosa in Italia, ma nel S.I.A. il rischio sismico è stato sottovalutato o omesso.
- La vicinanza dell’impianto a siti naturalistici protetti (Zone ZSC e SIC) non è stata adeguatamente considerata, in violazione delle Direttive Habitat e della Valutazione di Incidenza Ambientale.
Mancato rispetto delle prescrizioni autorizzative
La denuncia sottolinea che la Regione Lazio ha concesso l’autorizzazione senza verificare il rispetto di alcune prescrizioni fondamentali, tra cui:
- Il rinnovo delle autorizzazioni per scarichi idrici e prelievi d’acqua, mai realmente concesse.
- La titolarità dell’area su cui sorge la quarta linea, che risulterebbe ancora di proprietà del Comune di San Vittore del Lazio e soggetta a usi civici.
- L’adeguamento dell’impianto ai limiti previsti dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria (PRQA), mai realmente avvenuto.
L’atto di denuncia di Fare Verde Provincia di Frosinone ASP delinea un quadro estremamente critico, mettendo in discussione la legittimità dell’iter autorizzativo della quarta linea e il funzionamento stesso dell’inceneritore.
Le principali criticità riguardano:
Autorizzazioni basate su informazioni errate o fuorvianti
Impatti ambientali e sanitari gravi e sottovalutati
Mancata verifica dei requisiti di termovalorizzazione
Scarichi idrici abusivi e violazioni delle concessioni
Omissioni sulla classificazione dell’area e sui rischi sismici
Fare Verde Provincia di Frosinone ASP chiede quindi:
La sospensione immediata dell’autorizzazione per la quarta linea.
Una revisione completa dell’iter amministrativo dell’inceneritore.
Interventi urgenti per tutelare la salute pubblica e l’ambiente.
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I documenti oggetto della denuncia sono in nostro possesso.
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