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Roma: Mirko Mingione, il canottiere senza limiti

Mirko Mingione, un giovane di Roma che ha da poco debuttato nel mondo del canottaggio, ha dimostrato che le difficoltà non sono mai ostacoli insormontabili. Nonostante la cecità, Mirko è riuscito a affrontare con determinazione la sua prima gara di canottaggio, un evento che segna un traguardo importante nella sua vita: la Coppa di Natale, tenutasi il 14 dicembre a Roma. Ma dietro il suo coraggio c’è una storia di impegno, passione e soprattutto la figura fondamentale di un istruttore che ha creduto in lui: Pierluigi Venturi, allenatore al Circolo Deportivo Baya.

Mirko, originario della capitale, è diventato un esempio di come il canottaggio non conosca limiti, nemmeno quelli fisici. Non è facile immaginare una persona non vedente che si avvicina a uno sport tecnico come il canottaggio, ma la forza di volontà di Mirko e la guida esperta di Pierluigi hanno reso possibile un’impresa che sembrava impossibile.

“Quando ho iniziato il  canottaggio,non avevo idea di cosa aspettarmi. Sapevo che sarebbe stata una sfida, ma la mia passione e la voglia di provarci erano più forti di qualsiasi paura”, racconta Mirko. La sua esperienza nel mondo sportivo non era mai stata legata al canottaggio, ma sin dal primo incontro con Pierluigi Venturi, il suo destino sportivo è cambiato radicalmente. Pierluigi Venturi: Un Istruttore che Vede Oltre la Cecità ex canottiere ed esperto istruttore, ha saputo guidare Mirko con grande attenzione e un approccio innovativo, puntando sul potenziale del giovane al di là delle sue difficoltà. “Non ho mai visto la cecità come un ostacolo. Mirko aveva una forza interiore incredibile, e io credevo che, con il giusto allenamento e supporto, avrebbe potuto superare ogni limite”, afferma Pierluigi. “Il canottaggio è uno sport che richiede molta disciplina e concentrazione, ma la cosa che più mi ha colpito di Mirko è stata la sua determinazione. Ha saputo adattarsi e, passo dopo passo, ha trovato il suo ritmo.”
Ogni allenamento al Circolo Deportivo Baya è diventato una lezione di vita per Mirko, che, pur non potendo contare sulla vista, ha sviluppato un’eccellente percezione dello spazio e un’acutezza sensoriale che lo ha aiutato a comprendere la tecnica e a perfezionare la sua performance. “Pierluigi mi ha insegnato a sentire il ritmo dell’acqua, la tensione del remo e il movimento del corpo. Ho imparato a concentrarmi su ciò che posso percepire e a non farmi limitare dalla vista”, racconta con emozione.

Il debutto di Mirko nella Coppa di Natale segna solo l’inizio di un percorso che promette di essere ricco di successi e soddisfazioni. Con l’appoggio di un istruttore che ha saputo vedere oltre le cecità,Mirko ha dimostrato che la passione per lo sport non ha confini. Grazie a Pierluigi e al supporto del Circolo Deportivo Baya, il canottaggio non è più solo una sfida, ma una passione che Mirko ha deciso di perseguire con tutta la sua forza.

“Ogni gara sarà un passo avanti”, conclude Mirko con determinazione. “E non vedo l’ora di scendere in acqua di nuovo, con la stessa grinta e passione che mi hanno portato fin qui. Il mio obiettivo? Superare ogni limite,

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