Roma: risse e pregiudicati, per la sesta volta sigilli ad un bar di via Casilina
Era ritrovo di persone pregiudicate, nonché teatro di risse. Motivi per i quali, per la sesta volta, resterà chiuso per 20 giorni un bar di Roma in via Casilina. Lo ha disposto il Questore di Roma in esito a ripetuti controlli effettuati dagli agenti del Commissariato Torpignatatra da cui sono emerse evidenti criticità connesse all’ordine e alla sicurezza pubblica.
Il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione comunale alla somministrazione di alimenti e bevande si è reso necessario a seguito di un intervento dei poliziotti del Commissariato per una lite – avvenuta lo scorso 27 ottobre – scoppiata tra un gruppo di avventori. Peraltro, due persone, tra quelle identificate dagli agenti, sono risultate irregolari sul territorio nazionale e già gravate da precedenti di polizia; motivo per il quale sono state poi tradotte presso l’ufficio immigrazione della Questura per le valutazioni di competenza.
A motivare il provvedimento del Questore ai sensi dell’art. 100 T.UL.P.S. anche il fatto che, in diverse occasioni, l’attività era già stata sospesa per episodi di natura simile: dal 2018 ad oggi, infatti, cinque volte gli agenti del commissariato Torpignattara, nella cui giurisdizione ricade il bar, hanno apposto i sigilli all’esercizio.
Secondo quando ricostruito dai poliziotti, anche nei mesi precedenti si sarebbero verificati più episodi di risse proprio all’interno dello stesso esercizio commerciale, a riprova di come l’attività svolta da quest’ultimo favorisca la perpetrazione di condotte illecite ed aggressive e costituisca ricettacolo di persone con precedenti penali o comunque di polizia.
Il provvedimento emesso dal Questore di Roma ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. è stato notificato ieri mattina al titolare dell’esercizio dagli agenti del Commissariato Torpignatatra, che hanno apposto i sigilli all’esercizio.
Scopri di più da Dalla Platea
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.