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Natale: a Roma un pasto per 20mila senza tetto nei centri della Comunità di Sant’Egidio

Torna l’iniziativa “A Natale aggiungi un posto a tavolo” della Comunità di Sant’Egidio, che riunirà a tavola per il pranzo di Natale 20mila persone solo a Roma e circa 80mila persone in Italia. I dati sono stati illustrati oggi dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, durante la presentazione della 35esima edizione della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi a Roma 2025”, presso la sede della comunità.

Conosciuta come la “guida Michelin dei poveri”, si tratta di un libretto di 282 pagine con indirizzi e luoghi utili per chi vive in strada o in condizioni di disagio. Nella Capitale il pranzo di Natale sarà celebrato alla basilica di Santa Maria in Trastevere, ma anche anche nelle tante strutture di accoglienza per anziani e nei co-housing sparsi in città. La sera del 24 dicembre invece in occasione della Vigilia, i volontari di Sant’Egidio offriranno pasti caldi presso le stazioni e nei luoghi abituali di ritrovo delle persone senza dimora.

“Ogni anno crescono a Roma i luoghi di riferimento per le persone senza fissa dimora, dove mangiare, dormire e lavarsi. La Comunità di Sant’Egidio è impegnata a ricostruire queste reti di solidarietà e di prossimità che si sono purtroppo interrotte, perché nel nostro Paese siamo sempre più soli”, ha detto Impagliazzo, durante la presentazione. La guida, ha spiegato il presidente della Comunità, sarà distribuita gratuitamente in tutte le parrocchie della città, ma sarà anche scaricabile online dal sito della Comunità e successivamente disponibile in tutte le città italiane.

“Secondo i dati Istat del 2023 e l’ultimo rapporto della Caritas – ha sottolineato Impagliazzo -, la povertà in Italia non è diminuita, anzi, c’è stato un leggero incremento soprattutto al nord, dove si registra un numero crescente di anziani soli e con pensioni insufficienti”. La Comunità da tempo sostiene anche l’implementazione della legge 33 che “prevede un’assistenza sociosanitaria integrata agli anziani. Il Lazio è l’unica regione ad aver avviato questa sperimentazione, ma è fondamentale che vi sia un impegno di tutte le istituzioni per migliorare l’assistenza agli anziani e per garantire il diritto a una vita dignitosa a chi vive solo e in povertà”, ha concluso.

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