Roma: albergo abusivo all’Esquilino, il Questore ne cessa l’attività [FOTO]
I controlli capillari della Polizia di Stato in vista del Giubileo che mirano ad attenzionare, oltre al centro storico di Roma anche le zone a maggiore vocazione turistica, hanno permesso di scoprire nel cuore del quartiere Esquilino un albergo “diffuso” abusivo.
L’escamotage di creare un vero albergo accorpando più strutture come affittacamere o le c.d. “altre forme di ospitalità” aggirando così leggi e regolamenti non è nuovo nella capitale ed è stato più volte scoperto dagli investigatori della Divisione Amministrativa della Questura di Roma; in questi casi, oltre alla denuncia alla Magistratura per quanto riguarda le invitabili omissioni nell’invio dei dati degli alloggiati, fatti i debiti riscontri, il Questore di Roma può adottare un provvedimento di cessazione dell’attività abusiva e di sospensione per un determinato tempo delle strutture autorizzate.
L’ultimo albergo è stato scoperto nei giorni scorsi nel quartiere Esquilino; il titolare, originario del Bangladesh, avrebbe accorpato le sue 4 strutture -di cui due site in un palazzo e le altre in palazzine limitrofe- gestendole come un unico albergo diffuso. A settembre scorso, sempre a seguito di una serie di anomalie, due delle quattro strutture erano state oggetto di un provvedimento di sospensione dell’attività rispettivamente per 15 e 30 giorni. Durante i controlli, svolti con l’apporto dello S.Pre.Sal. (Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) della ASL, una delle strutture, per gravi violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, è stata sequestrata penalmente. L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica ha portato alla convalida del sequestro.
Il Questore di Roma, esaminata la documentazione, nell’ottica di assicurare la sicurezza dei cittadini e loro incolumità, compito che gli attribuito dalla legge, ha adottato un provvedimento con il quale ha ordinato l’immediata cessazione dell’attività abusiva e la sospensione per 30 giorni delle 4 strutture autorizzate. Sono stati gli stessi agenti della Divisione Amministrativa e Sociale ad eseguire il provvedimento.
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