Rocca Cencia: il simbolo del caos rifiuti a Roma
Se si pensa ai problemi legati ai rifiuti a Roma, l’impianto AMA di Rocca Cencia spicca come una delle situazioni più controverse. Non solo è al centro di un disastro ambientale in piena regola, ma anche di tensioni politiche che non sembrano trovare una via d’uscita.
Blitz politico e polemiche
La situazione è esplosa nuovamente quando una delegazione di Fratelli d’Italia nei giorni scorsi, composta da Fabio Rampelli, Luciano Ciocchetti, Marco Perissa, Massimo Milani e Andrea De Priamo, ha effettuato un sopralluogo presso l’impianto per verificare lo stato della struttura. Tuttavia, il blitz ha scatenato accese polemiche: alcune figure istituzionali, tra cui Laura Corrotti, Marika Rotondi, Francesca Barbato e Nicola Franco, presidente del VI Municipio di Roma, si sono viste negare l’accesso.
Nicola Franco, presidente del VI Municipio Le Torri, ha espresso tutta la sua indignazione:
“Assurdo vietare l’accesso alle istituzioni. Roma Capitale deve assumersi le proprie responsabilità. Non è concepibile in un paese democratico quello che è successo ieri sera. Da presidente del municipio sono schifato. Oltre a me, negato l’accesso anche a Laura Corrotti, presidente della X commissione rifiuti della Regione Lazio, Marika Rotondi, vicepresidente della X commissione rifiuti della Regione Lazio e Francesca Barbato, consigliere capitolino di Roma Capitale.”
La vicenda ha aggiunto un ulteriore elemento di tensione alla già complicata gestione della discarica, mettendo in evidenza il clima di opacità che circonda l’impianto di Rocca Cencia.
I miasmi e il fallimento della “trasferenza”
Nel frattempo, i miasmi provenienti dall’ex TMB continuano a tormentare i residenti. Nonostante le promesse, gli odori insopportabili non sono mai spariti. Secondo le accuse, la causa sarebbe una trasferenza che non funziona come dovrebbe, aggravando una situazione già critica.
L’assessora Alfonsi, intervistata su Dossier, ha dichiarato:
“Non abbiamo mai parlato di chiusura definitiva della discarica. Sulle emissioni odorigene interverremo in ogni modo.”
Parole che sembrano poco rassicuranti per i cittadini esasperati e preoccupati per la salute e l’ambiente.
Proteste e disagio dei cittadini
La rabbia dei residenti non accenna a diminuire. Tra proteste e manifestazioni, spicca il gesto simbolico del “funerale” inscenato davanti all’impianto, a rappresentare il lutto per un territorio devastato dall’inquinamento e dall’inefficienza amministrativa. Il messaggio è chiaro: i cittadini si sentono abbandonati e chiedono soluzioni reali a un problema che si trascina da troppo tempo.
Un impianto obsoleto e un impatto devastante
La struttura di Rocca Cencia è ormai obsoleta, e il suo impatto ambientale è devastante. I residenti lamentano odori insopportabili, temono la contaminazione delle falde acquifere e assistono impotenti al peggioramento della qualità dell’aria. Mentre la gestione dei rifiuti a Roma rimane in stallo, Rocca Cencia continua a essere il simbolo di un sistema che fatica a evolversi.