La Commissione Giustizia del Senato ha concluso l’esame del disegno di legge della Lega contro la sottrazione dei minori. La circostanza, spiega la capogruppo della Lega in Commissione Erika Stefani, prima firmataria del provvedimento, “è assai frequente nelle crisi coniugali”. E “a pagarne le conseguenze sono soprattutto i più piccoli”.

“E’ necessario quindi – prosegue – garantire e assicurare la bigenitorialità, la possibilità che entrambi i genitori possano mantenere il rapporto con il figlio”. “Con questa norma – spiega Erika Stefani – viene punito con pene da 2 a 5 anni chi sottrae il minore in Italia. Si arriva alla reclusione da 3 a 6 anni per chi lo porta all’estero, dove si rischia di perdere veramente le tracce del minore” o dell’infermo di mente che viene sottratto. “Chi si adopera efficacemente per il rientro – sottolinea la parlamentare – ha la pena ridotta fino ai due terzi”.

“Questa battaglia di giustizia – osserva – vede la Lega impegnata dal 2013 per tutelare i diritti di bambini e ragazzi, che non possono pagare il prezzo più alto di una separazione, e di tante persone che non hanno più rivisto i loro figli”. Il disegno di legge, si legge nella relazione, propone infatti di “assicurare una tutela penale più efficace al minore o all’infermo di mente che vengano sottratti al genitore affidatario, al tutore, al curatore o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia, collocando il reato nell’ambito dei “delitti contro la libertà personale”, consentendo alle Forze dell’ordine l’esercizio di poteri più incisivi nella repressione di reati particolarmente riprovevoli e di allarme sociale (si pensi, ad esempio, al genitore straniero non affidatario che porta il minore all’estero, negando all’altro finanche la possibilità di visita)”

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