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Roma: lettera minatoria a Tajani, “dal 15 novembre forza armata contro Israele”

Una lettera minatoria, indirizzata al ministro degli Esteri Tajani, è stata ricevuta questa mattina nell’ufficio di Palazzo Chigi a Roma. Secondo quanto si apprende, la missiva mostrerebbe il simbolo di un gruppo pro Palestina denominato “Movimento globale per la liberazione della Palestina che si oppone allo stato terrorista nazi-sionista di Israele” ed è un “avvertimento alle autorità dei paesi che sostengono l’entità sionista israeliana, Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, alla luce del silenzio globale e del sostegno illimitato al crimine di genocidio contro il popolo palestinese”. Da domani, si legge nella lettera, già segnalata alle forze dell’ordine, “utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele, accusato a livello internazionale di crimini di guerra e genocidio, comprese le sue ambasciate, i suoi musei e tutte le attività e raduni in tutto il mondo”. Nella lettera minatoria, il movimento di chiara di credere “nel diritto del popolo palestinese a vivere sulla propria terra e a continuare la resistenza fino alla liberazione. In risposta ai crimini commessi contro il popolo palestinese, tra cui l’uccisione fino ad oggi di oltre 50.000 bambini, donne e anziani innocenti e il ferimento di oltre 200.000 persone, abbiamo formato gruppi di persone di tutte le nazionalità del mondo per difendere i diritti dei palestinesi”.

“Di conseguenza – prosegue la lettera – dichiariamo che a partire dal 15 novembre 2024 utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele, accusato a livello internazionale di crimini di guerra e genocidio, comprese le sue ambasciate, i suoi musei e tutte le attività e raduni in tutto il mondo. In questo contesto, invitiamo i governi sopra menzionati a smettere di sostenere lo stato terrorista nazi-sionista di Israele e ad adottare una posizione di neutralità. Esortiamo inoltre le vostre forze e tutti gli individui associati a questa entità a evacuare le loro posizioni per la loro sicurezza”, conclude la missiva.

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